Loading...

La festa del Corpus Domini: le Infiorate

L’Infiorata del Corpus Domini è la manifestazione che Bolsena ripropone ogni anno in occasione della Festa religiosa che qui ha avuto origine, nel lontano 1263, con l’evento che è conosciuto in tutto il mondo cristiano come “Miracolo di Bolsena”.

2017

Le origini della tradizione dell’infiorata si perdono nella notte dei tempi. Da pura e semplice decorazione a linguaggio espressivo di idee estetiche, il messaggio di queste composizioni di petali di fiori è sempre un invito a onorare il passaggio della Processione Eucaristica nella Città del Miracolo.
L’infiorata di Bolsena si estende su un percorso di circa 3 Km. ed è realizzata utilizzando i fiori della campagna e dei giardini. Così rose, garofani, gigli, ortensie esaltano i loro colori insieme a ginestre, papaveri e fiordalisi. Non solo, anche piante più umili offrono splendide sfumature: ed ecco le infiorescenze della cipolla selvatica, dell’ acacia, del castagno e delle canne palustri a completare un’armonia impareggiabile di colore e di tecnica esecutiva.
L’uso della profilatura dei disegni con bordi realizzati con segatura colorata di nero, oltre a far risaltare le diverse tonalità di colore, permette di ottenere un effetto simile a quello delle vetrate istoriate.

Giovani e meno giovani si improvvisano artisti: i soggetti dei grandi quadri e dei tappeti decorativi vengono scelti con cura nei mesi che precedono la festa, e realizzati nel tempo brevissimo della fragranza dei fiori.
E’ il trionfo dell’effimero: l’omaggio di oggi a un miracolo di altri tempi.

L’Infiorata di Bolsena 2013.
Anno del Giubileo Straordinario e 750° Anniversario del Miracolo .

 

Il 2 giugno 2013 la città di Bolsena ha celebrato la Festa del Corpus Domini con un altro miracolo: il primo giorno di sole dopo mesi di pioggia ha illuminato l’evento.
Questo quadro raffigura infatti “Il lago dei Miracoli”.

 

Il lago dei miracoli

 

“Molte sono le storie, importanti e sommerse, che compongono il passato del lago di Bolsena, epicentro di civiltà profondamente legato alle origini e agli sviluppi del processo formativo dell’Italia antica. Vi è però da aggiungere che, se oggi il lago conserva ancora mirabili testimonianze del suo passato, ciò può dipendere dal benefico influsso di una schiera di figure divine, cristiane e pre-cristiane, che qui sono state le patrone, dalla preistoria sino al medioevo cristiano.” (G.Feo – STORIE SOMMERSE DEL LAGO SACRO). La leggenda narra che gli Etruschi migrarono dalla carestia che aveva colpito la Lidia in Asia Minore intorno al 1300 aC. Quando videro per la prima volta quella vasta distesa di acqua dolce il lago di Bolsena deve essere apparso come un paradiso terrestre per i navigatori stremati. Non sorprende che abbiano messo il lago al centro del loro culto, la Disciplina Etrusca ed era qui da qualche parte sulle sue sponde che il raduno dei dodici popoli aveva luogo ogni anno, il misterioso Fanum Voltumnae la cui posizione esatta è ancora avvolta nel mistero.(http://cameraetruscablog.com/2012/01/17/lake-bolsena/ )

La figura alata raffigura una Lasa, quella piccola divinità etrusca da cui la religione cristiana sembra aver tratto l’immagine dell’Angelo Custode: sintesi del confluire del misticismo etrusco nel Cristianesimo. La libellula è il simbolo dell’effimero dell’Infiorata.